lunedì 27 luglio 2015

Un pezzo di strada




Un pezzo di corso, un pezzo della mia Torino: Vittorio Emanuele II. Un pezzo di strada trafficato, nel centro della città che porta alla stazione di Porta Nuova. Un pezzo come tanti, per tanti. Per me, no! Un pezzo di viale particolare, direi quasi perfetto. Unico.
È stato difficile fare queste foto, appunto perché è un corso "vissuto", e ci ho provato per mesi, poi finalmente ci sono riuscita, complice la stagione, estate, che ha svuotato la città e l'ora, erano circa la sette e trenta della mattina, l'hanno reso possibile, anche se queste foto non riescono ad immortalare del tutto ciò che i miei occhi catturano quando passo di qua. E tutte le settimane, per motivi di lavoro, per me è come passare per la prima volta e le sensazioni son sempre belle, più belle. 
È come entrare a Narnia! In un altro mondo e mi perdo. Per una manciata di secondi, perché dal semaforo al monumento, in macchina, ci va meno di mezzo minuto, io mi perdo. E osservo laggiù il punto di fuga e mi sembra lontanissimo, inarrivabile. 
E gli alberi... Secolari. Incredibilmente belli, maestosi con quei rami che toccano il cielo e chiudono il corso dal sole, creando un'ombra perfetta e silenziosa. E le foglie si toccano. Sì, questi alberi separati dalla strada, riescono a toccarsi nel cielo. Come succede alle loro radici sotto terra. 
Sono uniti e lo sono da una vita lunghissima. Sono lì da decenni e decenni. 
Sembrano amanti lontani che non possono stare vicini fisicamente, ma le loro menti, i loro pensieri, le loro anime si mischiano nell'aria e nelle viscere di una vita crudele e si amano in un modo unico e assoluto.
Una fantasia perfetta. 
Un corso perfetto. 
Una Narnia in una città perfetta. 
La mia. 

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