giovedì 28 marzo 2013

In pappa!

Alle domande sull'amore non si può rispondere razionalmente, perché l'amore non è ragione, e non si può scegliere chi amare e per quanto. Dicono che nasca dal cuore, ma in fondo il cuore non è altro che un muscolo involontario, che pulsa e fa scorrere il sangue, ti tiene in vita. Fermo lui, si ferma tutto. Sei morto! Lui non c'entra una cippa. Tutto nasce e cresce nella testa, da un cervello che va completamente in pappa. Tutti i neuroni se ne vanno allegramente a puttane e sei bell'e che fritto! Bisogna essere capaci di non farsi fulminare, di schivare le frecce di Cupido, e appena lo vedi (o senti) arrivare, perché te ne accorgi, e ti convinci 'no a me non farà male' (appunto!), appena te lo trovi davanti al grugno, piantargli una sonora pedata nel culo con in allegato un biglietto di sola andata per fanculandia! Perché l'amore è una M.E.R.D.A.
Non c'è amore senza dolore e spesso il dolore prende il sopravvento. E' difficile reggerlo. Sopportarlo.
Ed è proprio vero quello che canta Liga 'chi ama meno, è meno fragile'. Chi ama meno ha la capacità, la forza, di tenere sempre una mano, ben salda, sul mancorrente della scala della vita. Io, purtroppo, non ne sono capace o questo fottuto corrimano è invisibile come la mia scala. Purtroppo, le frecce di questo stronzetto alato, mi colpiscono, non sempre in pieno, a volte di striscio, ma per altre, non ha usato solo un dardo: mi ha bombardata di brutto. Mi ha sparato dritto in fronte e mandato proprio e assolutamente in pappa il cervello. Si è vendicato per tutte le volte che l'ho beffeggiato e alzato il dito medio per non avermi colpita? Forse. Ma sta di fatto che, ora, è lui a ridersela!
E invidio la capacità di alcuni di tenere quella mano indietro, aggrappati per non cadere. Forse perché sicuri, al caldo in ogni caso? Boh! Tutto può essere.
Persone come me, che lottano e vanno contro tutto e tutti perché credono nell'amore vero, quello che riesce sempre ad andare e vedere oltre, le persone come me, troppo sensibili perché camminano con l'anima sempre un passo avanti a loro, e non ce ne sono molte (non è un vanto, ma una rovina bella e buona!), vivono tutto a crudo, sulla pelle, in nome di questa merda, e lo vivono buttandosi a capofitto, senza paracadute, pronte anche a schiantarsi. Perché per quelli come me, l'amore è T.U.T.T.O.
Mi hanno definita un'anima bella...mah! non so da dove l'abbiano notato, e senza alcuna forma di vittimismo e presunzione, io mi sento, invece, un'anima sola, allo sbando, incompresa. Un'anima a colabrodo. Un'anima troppo grande per un mondo troppo piccolo.
E' difficile reggere il dolore, che sia mio, tuo o di chi ti e ci sta accanto, e credo sia un peso enorme. Lo è per me, figuriamoci per chi ne è al di fuori e non lo comprende fino in fondo, per chi non lo vive dentro le ossa. Per chi lo rifugge. E affrontarlo, tirarlo fuori e poi viverlo sotto ogni sua forma e conviverci, è decisamente deleterio, per il corpo e soprattutto per quell'anima ormai più che sfatta, che si sente presa ancora una volta per i fondelli.

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